CHI SIAMO

21 Editore si chiama così in onore dell’omonimo articolo della Costituzione italiana.

La casa editrice è nata a Palermo nel 2011 e la prima pubblicazione è stata una rivista (21 Magazine) dedicata prevalentemente alla Sicilia.
Questa iniziativa ha consentito la formazione di un gruppo che ha deciso di dedicarsi alla pubblicazione di libri.

21 Editore pubblica 4 collane:

Peñarol, gialli e true crime diretta dallo scrittore Antonio Pagliaro.
Nautilus, narrativa, coniuga il lancio di nuovi autori con la proposta di classici dimenticati o mai pubblicati in Italia diretta da Salvatore Ferlita, docente universitario, giornalista e scrittore.
Aspettando i barbari (saggi di storia antica) e Controstoria (saggi di storia moderna e contemporanea), entrambe dirette da Giusto Traina, uno dei maggiori antichisti italiani, docente alla Sorbona di Parigi.

Le collane di saggistica coniugano l’affidabilità scientifica allo stile divulgativo, nell’intento di interessare non solo gli studiosi ma il più ampio pubblico dei lettori appassionati della materia.
Distribuzione a livello nazionale, curata da Messaggerie Libri
Promozione a cura di Goodfellas promozione editoriale

I NOSTRI LIBRI

IN EVIDENZA

I figli di Costantino

Pierre Maraval

COLLANA ASPETTANDO I BARBARI
Formato 13x20
Pagine 432 senza illustrazioni
Prezzo di listino: €. 19,00
ISBN: 978 88 99470036
Distribuzione: Messaggerie Libri
Promozione: NFC
Curatore: Giusto Traina

Sinossi
L’imperatore Costantino ebbe quattro figli: Crispo, Costantino II, Costante e Costanzo II.
Tredi loro ebbero un destino tragico. Il primo, Crispo, scomparve in circostanze piuttosto misteriose quando il padre era ancora in vita.
Altri due, Costantino II e Costante, rimasero al potere per un periodo piuttosto breve: tre anni il primo (337-340), tredici il secondo (337-361): a entrambi toccò poi una fine piuttosto ingloriosa.
Fu il terzogenito, Costanzo II, quello che più di ogni altro volle collocare il proprio regno nel ricordo del padre, a governare più a lungo (337-361).
Tuttavia, nonostante i ventiquattro anni di regno e malgrado l’efficace difesa dei confini, lo sforzo, spesso vano, di mantenere la Chiesa unita e i numerosi tentativi di usurpazione sventati, l’opinione comune non ha mai ricordato Costanzo con particolare interesse, probabile riflesso dello sfavore con cui il più grande storico dell’epoca, Ammiano Marcellino, lo consegnò ai posteri.
Tra guerre civili, dissidi nella Chiesta cattolica, invasioni barbariche, si snodano alcuni dei decenni cruciali del nascente Impero cristiano e risplendono gli ultimi bagliori del paganesimo.